Marche Pride: UISP in prima linea per uno sport accessibile, equo e rispettoso delle differenze

Domenica 21 giugno, le vie di Pesaro si sono colorate di orgoglio, inclusione e diritti con il Marche Pride, un momento di festa e riflessione che ha visto la partecipazione attiva dell’UISP (Unione Italiana Sportpertutti). L’associazione ha sfilato con un carro dedicato ai diritti civili, affermando con forza l’impegno quotidiano per uno sport davvero accessibile, equo e rispettoso delle differenze.

“Lo sport, nella sua essenza più pura, è inclusione, rispetto e gioco di squadra – dichiara Mariassunta Abbagnara, presidente Uisp Pesaro Urbino, che ha guidato la partecipazione dell’associazione con un proprio carro – È un potente veicolo per superare le barriere, unire le persone e celebrare la diversità. E il Pride, con la sua energia e la sua gioia, è la perfetta espressione di questi valori. Partecipare al Pride non è solo una sfilata, ma una dichiarazione: è mostrare concretamente che la nostra associazione è un luogo sicuro e accogliente per tutte le persone, indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere; è ribadire che ogni atleta, ogni tesserato/a, ogni membro della nostra comunità ha il diritto di esprimersi liberamente e di sentirsi parte integrante del gruppo. Noi crediamo che lo sport, come agenzia educativa, abbia davvero il potere di contribuire a cambiare il mondo: essere al Pride è un passo fondamentale per costruire una società e uno sport dove davvero nessuna persona venga lasciata indietro”.

L’UISP, con le sue Politiche di genere e diritti, lavora da anni per garantire il diritto allo sport a tutte e tutti, rispettando le differenze e promuovendo lo sport come strumento di libera espressione dell’identità personale. Un impegno concreto che affonda le radici nella storia stessa dell’associazione: dal 1948 UISP sostiene lo sportpertutti, promuovendo l’accesso allo sport per le donne, un tempo escluse dal sistema federale, fino al lavoro pionieristico svolto con la Carta europea dei diritti delle donne nello sport a partire dal 1985.

Ancora oggi, le discriminazioni e disuguaglianze di genere rappresentano una sfida attuale e urgente: dal gap salariale alle difficoltà di accesso ai ruoli di responsabilità, fino alle molteplici forme di violenza e abuso che persistono nella nostra società. Lo sport può e deve essere uno spazio di emancipazione, dove stereotipi e barriere vengano abbattuti.

Oltre alla partecipazione alla parata, UISP ha inaugurato la mostra “Contro le Regole”, visitabile fino al 27 giugno presso la Biblioteca Braille in Piazzale Europa. Composta da 36 pannelli, l’esposizione affronta il tema dell’omosessualità nello sport, contribuendo a scardinare i tabù e a stimolare una riflessione aperta su un mondo che, ancora troppo spesso, tende a ignorare o escludere atleti e atlete LGBTQIA+.

La mostra non pretende di essere esaustiva, ma punta i riflettori su come, nonostante i cambiamenti culturali in atto, gay, lesbiche e persone trans continuino ad affrontare discriminazioni e invisibilità nello sport*, in particolare a livello agonistico. Tuttavia, il progresso è in corso: grazie all’emancipazione delle donne, alla crescita del movimento LGBT+ e all’impegno di realtà come UISP, lo sport sta diventando sempre più uno spazio libero e accogliente, in cui ciascuna persona possa praticare con piena autostima e senza timori.

UISP ribadisce così, ancora una volta, il suo ruolo di promotore di una cultura sportiva fondata su uguaglianza, dignità e inclusione, convinta che ogni passo compiuto in questa direzione sia un passo verso una società migliore.